ANTICHI MAIS PIEMONTESI
Dai semi del mais, conosciuto anche come granturco o
“meliga”, si ottiene la farina da polenta, prodotto tradizionale della cucina
dell’Italia Settentrionale, piatto principale dell’alimentazione rurale nei
secoli scorsi. Negli ultimi anni è ripresa la coltivazione di varietà pure come
l’Ottofile, dalle piccole spighe con semi lucenti e perlacei dal colore
rossiccio, che dà farine di qualità e gusto decisamente superiore, di solito
macinate più grossolanamente nei mulini a pietra a lenta rotazione e setacciatura
manuale. Le farine così ottenute, a differenza di quelle prodotte
industrialmente, sono caratterizzate da un alto valore proteico, contenendo
anche il germe oltre alla frazione fibrosa, consentendoci di
riscoprire il valore e la genuinità
della vera polenta.
Stagione: ottobre-aprile.
ASPARAGO DI SANTENA DELLE TERRE DEL PIANALTO
Coltivato
soprattutto su terreni prevalentemente
sabbiosi, sciolti e permeabili, che ne conferisce particolari caratteristiche
organolettiche. Presenta apici e gemme
di color verde intenso con sfumature violacee. Da tali gemme si sviluppano i
getti o turioni, che si utilizzano come prelibato ortaggio quando sono nel
primo stadio di sviluppo.
Stagione: da aprile ad inizio giugno.
CARDO BIANCO AVORIO DI ANDEZENO
Il cardo, dal fusto alto e dalle foglie molto sviluppate e
carnose, dal gusto lievemente amarognolo è una tipica verdura autunnale,
indispensabile ingrediente da accompagnare alla
“bagna caoda”, il Cardo di Andezeno ha foglie strette, frastagliate,
spinose e particolarmente tenere. Tale tenerezza deriva da una pratica detta
imbianchimento od eziolatura, effettuata legando la pianta ed avvolgendola con
paglia o carta oppure rincalzandola, coprendola per i due terzi: a causa della
mancanza di luce, il cardo non produce clorofilla e le parti commestibili
risultano bianche, tenere, croccanti e dolci.
Stagione: settembre-febbraio.
CAVOLFIORE DI MONCALIERI
Il cavolfiore è una pianta ortiva caratterizzata da un fusto
su cui si inseriscono lateralmente foglie più o meno sviluppate. Le foglie più
alte avvolgono il germoglio, da cui derivano numerosi peduncoli molto
ingrossati che formano la cosiddetta “testa”, che rappresenta la parte edule,
insieme alle foglie avvolgenti più piccole e tenere. Il Cavolfiore di
Moncalieri si contraddistingue per le teste a forma di cupola appuntita di
colore che varia dal bianco avorio al bianco neve, con sfumature rosa.
Stagione: da ottobre fino ad inverno avanzato.
CILIEGIE DI PECETTO
Le Ciliegie di Pecetto Torinese, area di produzione:
Andezeno, Arignano, Baldissero T.se, Chieri, Marentino, Montaldo T.se,
Pavarolo, Pecetto T.se e Pino T.se. si
possono distinguere in ciliegie propriamente, duroni e amarene. Le varietà,
coltivate a livello familiare nei terreni collinari, sono contraddistinte
da tecniche colturali generalmente
ecocompatibili o biologiche.
Stagione: maggio-giugno.
CIPOLLA PIATLINA BIONDA DI ANDEZENO
Cipolla dal
bulbo di sapore dolce e di forma piatta formato da tuniche concentrate
carnose, rivestito da altre membrane di colore dorato, ha trovato un habitat
ideale nell’area di Andezeno, caratterizzato da terreni sciolti e leggeri. Si
distingue dalle altre varietà per la lunga conservabilità e per la
polpa molto tenera.
PEPERONE DI CARMAGNOLA
Specie esotica di origine sudamericana, il peperone trovò un
ambiente pedo-climatico ideale nella zona di Carmagnola, dove viene coltivato
con successo da oltre un secolo, con selezione di quattro ecotipi locali di
color giallo o rosso: Quadrato, con forma quadrata a tre o quattro punte. Di
sapore dolce, è adatto al consumo crudo, ripieno e per preparazioni al forno;
Lungo o corno di bue, con forma conica molto allungata. Il sapore dolce, la
polpa compatta e il colore molto stabile nei liquidi di conserva ne fanno il
prodotto ideale per la conservazione; Trottola, dalla forma a trottola con
punta leggermente estroflessa. Di sapore dolce, assicura alte rese in tutte le
preparazioni culinarie; Tumaticot, con forma compatta tondeggiante schiacciata
ai due poli. Il sapore dolce e la polpa spessa lo rendono particolarmente
adatto alla preparazione di antipasti e alla conservazione in agrodolce.
Stagione: luglio-novembre
POMODORO COSTOLUTO DI CAMBIANO
Nei terreni argillosi dell’area di Cambiano, con una
selezione operata dai produttori fin dalla metà del secolo scorso, si è
arrivati alla costituzione della varietà Pomodoro Costoluto di Cambiano, di
vigoria medio-elevata con piante a foglia larga, bacche di forma appiattita, di media
pezzatura e con buccia molto sottile. Tali bacche presentano una lieve
costolatura nella zona del peduncolo, sono adatte alla trasformazione in salsa e risultano
molto gustose se vengono consumate parzialmente acerbe.
Stagione: fine luglio- novembre.
SUSINE DELLA COLLINA TORINESE
Il susino è un albero
con foglie ovali seghettate e fiori
bianchi o rosa, che compaiono quando le foglie non sono ancora molto
sviluppate. Sono state censite ben 30
varietà locali di susino ancora coltivate
sulle colline del torinese e del chierese: tra queste citiamo:
la Pruina di Pavarolo, con frutti di piccola pezzatura
aventi buccia scura rossastra e polpa gialla;
la Settembrina ovale, zona di Sciolze, con frutti di
piccola pezzatura aventi buccia di colore verde chiaro e polpa giallo-verde;
Stagione: fine giugno-metà luglio.
TARTUFO BIANCO DELLE COLLINE TORINESI
Funghi che si sviluppano sotto la superficie del suolo a
profondità variabile, i tartufi vivono in simbiosi con querce, pioppi, salici,
tigli e in misura minore con olmi, carpini, betulle, ontani noccioli e
castagni. Il tartufo bianco è di color giallo pallido o tendente al beige, con
chiazze rosso-brune. Di forma
tondeggiante globosa, esternamente si presenta liscio o finemente granuloso,
leggermente vellutato, con una parte interna di colore che varia dal latte al
rosa intenso ed è percorsa da venature bianche molto ramificate. Il profumo è
pronunciato, piacevolmente aromatico.
Stagione: settembre-dicembre.
ZUCCHE DI ANDEZENO E SCIOLZE
Grazie ad un terreno
ricco di minerali e non soggetto al dilavamento, particolarmente adatto alla cultura della zucca, pianta ortiva con frutti generalmente voluminosi e di
forma eterogenea (rotonda, ovale, oblunga, piatta, bitorzoluta), dai colori molto variabili (bianco, giallo,
arancio, rosso e verde in infinite sfumature), con pesi variabili.
Stagione: autunno.